Il riso integrale non è nient’altro che il riso normale a cui non viene tolta la lolla, cioè la pellicina che ricopre il chicco. Questa parte esterna del chicco, oltre ad avere un caratteristico colore scuro, è ricca di fibre e di sostanze con proprietà benefiche.
Il riso integrale si differenzia dal riso brillato per un diverso metodo di lavorazione a cui viene sottoposto: infatti non subisce la separazione della parte esterna al chicco, detta “pula”, e viene normalmente confezionato sottovuoto al fine de evitare facili fenomeni ossidativi.
Il riso integrale è composto per il 13% da acqua, proteine al 6,5%, carboidrati, 79%, zuccheri, fibra alimentare e lipidi; tra i minerali annoveriamo il ferro, il sodio, il potassio, il fosforo il selenio, manganese, rame e lo zinco. Nel riso integrale sono presenti alcune vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5 e B6), la vitamina E, la vitamina K e la J.
Il riso integrale, in quanto privo di glutine, può essere consumato senza alcun problema dalle persone interessate dal morbo celiaco. Il riso integrale è un alimento altamente digeribile e quindi non affatica lo stomaco, l’ideale per chi ha problemi di sonnolenza dopo i pasti. Il riso integrale è migliore del riso bianco in una dieta perché facilita il dimagrimento e soprattutto è più sano: sono infatti numerose le proprietà curative che ha, che lo rendono una delle migliori scelte in assoluto per un’alimentazione corretta. Il consumo di riso integrale, infatti, è consigliato alle persone sottoposte a dieta dimagrante in quanto, l’energia accumulata, viene consumata in modo lento ed omogeneo durante tutta la giornata senza che si accumulino depositi di grasso.
Il riso integrale, inoltre, è ricco di selenio, che riduce il rischio di sviluppare malattie purtroppo comuni come il cancro, quelle legate al cuore e artrite; una tazza fornisce l’80 per cento del nostro fabbisogno quotidiano di manganese, che aiuta a sintetizzare i grassi del corpo e aiuta anche sistema nervoso e riproduttivo; aiuta a contrastare malattie cardiache e colesterolo alto.
Il riso integrale è poi d’aiuto per contrastare la candida, poiché è a basso contenuto glicemico e di zuccheri, elementi proibiti nella cura contro questa infezione. Essendo un cereale integrale, mangiarlo almeno sei volte alla settimana è utile alle donne in post-menopausa con colesterolo alto, pressione alta o eventuali segni di malattie cardiovascolari. Aiuta anche a prevenire i calcoli biliari poiché è ricco di fibre insolubili, e facilita il dimagrimento grazie al suo alto potere saziante.
Per avere un’idea delle proprietà che vanno perse nella lavorazione del riso bianco raffinato basti pensare che i sali minerali disponibili si abbassano quasi del 70%; anche la percentuale di vitamine, amido e proteine subisce una forte diminuzione. Per non parlare poi della fibra alimentare, sostanza molto utile al mantenimento della salute, che nel riso bianco raffinato sparisce completamente.
Il riso integrale fornisce circa 360 calorie ogni 100 grammi di prodotto.
Per gustarlo al meglio e con tutte le sue proprietà nutritive, ci sono alcuni suggerimenti per la preparazione e per la cottura. Innanzitutto diciamo che non è sempre obbligatorio sciacquare il riso ed è una pratica un po’ superata. Sciacquare è un processo di pulizia necessario se sospetti che il riso sia importato o sia stato manipolato in modo scorretto nella lavorazione. Se è un prodotto locale però, come il riso integrale Riso di Bra, non avrai bisogno di questo passaggio.
Puoi cuocere il riso integrale in acqua o brodo vegetale per circa 45 minuti e poi condirlo con carne, pesce o verdura.